Nel giorno in cui l’Italia celebra la data della “liberazione”, dell’appello all’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati lanciato il 25 aprile del 1945, verrebbe da lanciare un altro appello. Quello rivolto a tutti gli operatori del mondo dell’autotrasporto (e più in generale a tutti i lavoratori) che si sentono vessati e talvolta vilipesi dai comportamenti, a dir poco irritanti, di chi, nell’interesse del Paese, dovrebbe occuparsi più seriamente di questo (così come di altri) settore vitale per l’economia del Paese.

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