Brennero, la commissione UE censura l’Austria sui divieti Uggè (FAI): “passo importante, ora attendiamo la suprema corte”

Roma, 14 maggio 2024

“Cosa dirà ora Kompatscher ai suoi connazionali? Avrà il coraggio di ammettere i suoi errori, frutto più della demagogia e dell’arroganza?”.

Non usa mezze misure, il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, nel commentare la censura della Commissione europea ai divieti austriaci al Brennero, che da decenni penalizzano il sistema produttivo-economico dell’Italia, oltre alle imprese dell’autotrasporto.

Uggè , che ringrazia il governo Meloni e l’incessante impegno del ministro Salvini, ricorda come la Fai sia sempre stata in prima linea contro le limitazioni al transito dei Tir imposte dall’Austria al Brennero.

“Quella di oggi è una prima risposta che non si discosta dalla linea tenuta nel  passato – afferma il presidente Fai – Ricordo che più volte il governo austriaco è stato oggetto di pronunciamenti negativi per la politica dei divieti alla libertà di circolazione, principio sancito dalla stessa Unione Europea. L’ultima ‘bocciatura’ nei confronti dell’Austria avvenne nel 2004 con il governo Berlusconi sugli eco-punti, e a presiedere il trilogo che si espresse negativamente c’ero io, in qualità di sottosegretario ai Trasporti. Il ministro austriaco era  Gorbach. Quello italiano Pietro Lunardi”.

“Ora attendiamo la Suprema Corte, ma occorrerà immediatamente togliere le limitazioni e aprire ad un confronto che porti a soluzioni adeguate che garantiscano il rispetto dell’ambiente e quello della libertà di circolazione”, conclude il presidente Fai.

 

il comunicato stampa della Commissione U.E

Si riporta il testo integrale del comunicato stampa diffuso dalla Commissione Europea, a seguito della pronuncia avvenuta in data odierna del parere motivato contro i divieti austriaci.

La Commissione ha adottato oggi un parere motivato nell’ambito di un procedimento avviato dall’Italia nei confronti dell’Austria a norma dell’articolo 259 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

 

Nel suo ricorso l’Italia ha sostenuto che l’Austria viola il diritto dell’Unione in quanto impone determinate misure che limitano il traffico stradale sull’asse del Brennero. Dopo aver attentamente valutato le osservazioni scritte e orali di entrambi gli Stati membri, la Commissione ritiene che alcune misure in vigore in Austria impongano restrizioni al trasporto di merci sulle autostrade A12 e A13 e di conseguenza limitino la libera circolazione delle merci di cui agli articoli 34 e 35 TFUE: un divieto di transito notturno, un divieto settoriale di circolazione per alcune tipologie di merci “compatibili con il trasporto su rotaia”, un divieto di circolazione invernale nelle giornate di sabato e il razionamento dei veicoli pesanti che entrano in autostrada (noto come “sistema di dosaggio”).  

 

Pur prendendo atto di alcune spiegazioni fornite dall’Austria in relazione a considerazioni di natura ambientale, la Commissione ritiene che le misure austriache non siano coerenti e non possano quindi essere giustificate appieno in funzione del conseguimento degli obiettivi prefissati (tutela dell’ambiente, sicurezza stradale, fluidità del traffico o sicurezza dell’approvvigionamento). Alcune di tali misure hanno inoltre maggiori probabilità di incidere sulle imprese straniere piuttosto che su quelle austriache. Per quanto riguarda la contestazione dell’Italia nei confronti dell’Austria in merito a una presunta mancanza di leale cooperazione, la Commissione ritiene che l’Italia non abbia fornito elementi di prova sufficienti a sostegno di tale affermazione. 

 

A seguito dell’adozione del parere motivato della Commissione, l’Italia potrà decidere di deferire il caso alla Corte di giustizia dell’UE. Le parti hanno comunque la possibilità di giungere a una composizione amichevole della controversia e la Commissione rimane pronta a sostenerle in tale sforzo.”

Il testo del comunicato stampa è disponibile qui